A partire dal 1° gennaio 2022 diremo addio all'esterometro, strumento nato per comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati delle operazioni transfrontaliere.
Le informazioni relative alle cessioni e prestazioni effettuate verso e da soggetti non stabiliti ai fini IVA in Italia (art. 1, comma 3-bis, primo periodo, del D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 127), verranno trasmesse telematicamente tramite Sistema di Interscambio, utilizzando il formato XML già in uso per l’emissione delle fatture elettroniche.
Esterometro, cosa cambia?
La trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate avverrà in queste modalità:
Fatture attive: per le fatture attive internazionali dovrà essere prodotta una fattura elettronica di tipo TD01 (come per le fatture attive nazionali), con il destinatario che non sarà italiano ma estero;
Fatture passive: le fatture passive continueranno a essere ricevute in modalità cartacea ed il soggetto ricevente dovrà farsi carico di generare un documento elettronico (autofattura xml) da trasmettere tramite SDI per l’integrazione IVA. Il documento in questione dovrà essere di una delle seguenti tipologie:
- TD17, di integrazione/autofattura per acquisto di servizi dall’estero;
- TD18, di integrazione per acquisto di beni intracomunitari;
- TD19, di integrazione/autofattura per acquisto di beni e servizi da non residenti (ex articolo 17, comma 2 del DPR 633/72).
Le tempistiche di invio dei dati
Le trasmissioni dovranno essere effettuate entro il 15° giorno del mese successivo a quello di ricevimento dei documenti cartacei comprovanti l’operazione o di effettuazione delle operazioni.
La trasformazione digitale prosegue
La novità introdotta permetterà quindi di comunicare i dati delle fatture relative agli scambi con l’estero nelle stesse modalità previste dalla fatturazione B2B, valorizzando gli investimenti sostenuti dalle aziende fino ad oggi.
Inoltre, grazie all’utilizzo del formato XML, l’integrazione dei documenti di acquisto potrà essere svolta in automatico, a vantaggio dell’efficienza operativa degli uffici amministrativi e delle procedure di riconciliazione delle fatture.
L’abolizione dell’Esterometro è una reale occasione per proseguire nel percorso di trasformazione digitale.
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