La Legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019) ha modificato in modo importante il meccanismo delle agevolazioni alle imprese previste nel “Piano Nazionale Impresa 4.0”.
Tra le varie disposizioni vi è anche la sostituzione dell’iper e super ammortamento con un credito d’imposta per investimenti in beni strumentali. (art.1 comma 185-197)
L’obiettivo, in ogni caso, è sempre quello di incentivare lo sviluppo delle strutture produttive del territorio italiano, agevolando l’acquisto di nuovi beni strumentali, sia materiali che immateriali, destinati a supportare l’evoluzione digitale e tecnologica dell’attività svolta.
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
Nella Legge di Bilancio 2020 viene indicato che, in determinate situazioni, le imprese non possano usufruire di questa agevolazione fiscale, quali?
L’acquisizione deve avvenire dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020 o al massimo per il 30 giugno 2021 se:
Le imprese che vogliono usufruire del credito d’imposta per l’acquisto di nuovi beni strumentali alla propria attività devono rilasciare:
L'obbligo per l'azienda è di conservazione di tutta la documentazione che dimostra l'acquisto e la determinazione dei costi agevolabili, altrimenti può scattare la revoca del beneficio.
I beni strumentali che possono essere finanziati sono di vario tipo sia materiali che immateriali.
Per quanto riguarda beni come software, sistemi e system integration tali sono elencati nell'Allegato B alla legge 11 dicembre 2016, n. 232 e gli investimenti su questa tipologia di beni sono riconosciuti nella misura del 15%, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 700.000 Euro.
Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei beni mediante soluzioni di cloud computing.
Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione, con tributi e contributi, mediante il modello F24. Spetta in 3 quote annuali di pari importo il cui numero varia a seconda della tipologia dell’investimento.
La nuova disciplina prevede che il credito d’imposta:
FONTI: Gazzetta Ufficiale, Agenzia delle Entrate, M.I.S.E.
Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza sul sito. Continuando la navigazione autorizzi l'uso dei cookie.